mercoledì 1 giugno 2011

Crowley: le sensazioni

Uno dei primi luoghi dove mi sono ritrovato a Londra, quasi senza pensarci, è stato Fulham Road. Ci ero già transitato due volte in passato, non facendo mente locale sul fatto che lì Alister Crowley aveva avuto una casa. Stavolta mi ero riproposto di andare a vedere bene e la cosa assurda è che ci sono capitato prima ancora di aver pianificato la visita!
Che siano forme di magnetismo subconscio?
A parte gli scherzi, la sola idea che nel 1896 in quella strada (oggi dall'aspetto rassicurante) Crowley avesse stabilito una delle sue storiche dimore, fondandovi il famoso Temple of Satan e - come lui sostenne - invocandovi con successo il Diavolo mi ha dato i brividi. Su Crowley si è scritto tanto, forse troppo, ma aldilà della verità oggettiva sui suoi esperimenti resta certo che le attività da lui praticate avessero intenzioni molto determinate. Il che genera inquietudine e getta ombre sinistre sui luoghi che lui frequentò e che videro profilarsi uno stile di vita sicuramente non rassicurante.
Crowley è un personaggio affascinante e degno di approfondimento a prescindere dallo scetticismo e delle agiografie. A Fulham Road se ci arrivi conscio di quel che vi accadde, ti sembra che nuvole sulfuree si addensino sui tetti dei palazzi.
Per il resto, la prima giornata londinese si è poi dipanata tra i soliti mercatini di Convent Garden alla ricerca di oggetti curiosi e di facce bizzarre. Benchè la capitale sia fresca di sorrisi e pruriti a seguito delle nozze principesche e dell'imminente Olimpiade, aleggia un costante senso di visioni ancestrali, più sfuggente che in città titolate all'occultismo come Praga e Torino, ma proprio per questo più sinistro.
Su un banchetto, guarda caso, mi è caduto l'occhio su una testa demoniaca in metallo nero venato di ossidature verdastre che boccheggiava immobile e tuttavia terrificante.

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