venerdì 6 maggio 2011

Il Calice di Lupeni

Diversi anni sono passati da quando qualcuno mi parlò del Calice di Lupeni.
Lupeni è una località della Romania dell'area transilvana, che fu a lungo rinomata per i giacimenti minerari di carbone e, tra l'altro, per uno dei più lunghi scioperi che la Storia del Paese ricordi (nel 1929).
Proprio in relazione alla tradizione mineraria, questo fantomatico Calice sembra fosse stato forgiato con un particolare tipo di vetro e decorato con arabeschi fatti di stagno, grazie alle conoscenze specifiche di qualcuno che conosceva bene le arti del fuoco e dei minerali.
Questo dettaglio su come il Calice fosse stato generato hanno sempre avuto un suono fantasioso al mio orecchio; tanto che l'ho sempre ritenuto un condimento postumo della questione. Tuttavia potrebbe essere proprio grazie a qualcosa che un gruppo di minatori aveva scoperto nelle profondità della terra che questo manufatto fu costruito.
La prima cosa intrigante a proposito del Calice è che fosse stato disegnato secondo le forme di un oggetto appartenuto al voivoda Vlad  III di Valacchia, ovvero Vlad Tepes l'Impalatore, ovvero colui che proprio in quelle terre divenne leggendario come strenuo difensore del suo popolo contro le invasioni straniere (ottomane in primis) e inevitabilmente come feroce sadico capace dei più efferati gesti.
Aldilà di tutte le leggende sanguinarie che si sono macinate sul voivoda draculesco, una certa fascinazione esoterica quella zona geografica l'ha sempre avuta. Chi è stato in Transilvania se ne sarà reso conto. Il misterioso Calice di Lupeni sembra risalire all'inizio del secolo XX: un pezzo che farebbe gola a qualsiasi antiquario o museo, benchè non risulti ufficialmente catalogato da nessuno e credo non ne esistano immagini attendibili. Le descrizioni sommarie parlano di un vaso dell'altezza di circa 25 centimetri, con la base circolare del diametro di circa 4, ma il corpo leggermente sfacettato; per cui la bocca diventa esagonale con il bordo arrotondato e svasato. Il colore del vetro ha riflessi verdastri, simili all'acqua di certi laghi di montagna. Il corpo è completamente arabescato con decori grigio piombo a volute.
Dove si trovi, chi lo conservi, quale valore abbia è impossibile dirlo. Quello che invece è possibile dire riguarda il presunto potere che il Calice avrebbe, un potere di tipo alchemico determinato da una sorta di magnete con caratteristiche particolari in grado di indurre modificazioni nelle sostanze o negli oggetti posti dentro. Questo magnete sarebbe nascosto nella base del calice, fuso direttamente nel vetro.
Le indagini, per quanto ardue, continuano. Come sempre chi ha informazioni è invitato a condividerle, se vuole.
Qui sotto uno schizzo sommario di come potrebbe essere il calice (che non avendo il gambo in realtà non è un calice, ma piuttosto un bicchiere o un piccolo vaso).

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