Tornato dalla capitale britannica, carico di un bagaglio di visioni, di luoghi, di nomi... e tutto tesse un ordito di memorie esoteriche che per anni mi hanno sedotto. London è davvero ancora piena di sentori e di tracce.
Aggiornamenti a breve.
Informazioni e riflessioni sugli angoli oscuri dell'universo e del multiverso, tra enigmi, premonizioni, criptologia, alchimie e misteri insoluti... ma tutto di nicchia e teso ad aprire nuovi fronti di discussione.
martedì 31 maggio 2011
mercoledì 18 maggio 2011
Distorsione magnetica
Indagando sulle ancora ignote potenzialità dei campi magnetici in relazione agli effetti sul tempo, qualche giorno fa ho chiesto ad un conoscente che si occupa di fisica se può esistere un'interazione efficace tra campi magnetici e frequenze sonore. Nel mio approccio di profano, chiedo sempre senza remore, conscio di poter ottenere risposte interessanti o di essere guardato come un deficiente.
In ogni caso, questo tizio - che è una sorta di ricercatore - dopo avermi accennato ad alcune caratteristiche dei campi magnetici sfiorando l'astronomia e altri campi di studio sostanzialmente ostici, ha deviato il discorso su una serie di esperimenti che sono stati condotti lo scorso anno in un'università italiana, su un gruppo di studenti prestatisi come collaboratori volontari, finalizzati a capire in quale misura certi suoni influenzano la psiche interagendo in modo fisico su un soggetto. In sintesi, l'uso di certi precisi suoni produce effetti direttamente sul corpo (su parti di esso) che innescano reazioni piscofisiche più o meno precise. Documentate e messe a confronto nel progredire dei risultati ottenuti, le reazioni sono state classificate e hanno portato a considerazioni finali che il mio conoscente ha definito importanti.
Io ho poi cercato di riportare il discorso sul punto focale dei campi magnetici e lui - sornione - mi ha detto che c'è un sottile e definito collegamento tra i vari ambiti della fisica che riguardano l'essere umano: magnetismo, elettromagnetismo, ecc. E che l'azione delle frequenze sonore sul soggetto umano ha una tale forza e complessità che potrebbe rivelare novità sbalorditive proprio sul rapporto tra suono e campi magnetici.
Non ho azzardato a chiedere lumi più tecnici e mi sono limitato a dirgli: alla luce di ciò, non ti passa la voglia di ascoltare musica?... non temi che un giorno potresti imbatterti casualmente in un suono o una combinazione di suoni che scateni qualcosa di eclatante o spaventoso?
E lui: può anche essere già successo, a me come ad altri... il problema è non essersi accorti qual'è stata la causa di qualche cambiamento o fenomeno particolare... chi ci dice che certi suoni non siano stati alla base di azioni criminali, o di suicidi, o di cambiamenti della personalità?...
In ogni caso, questo tizio - che è una sorta di ricercatore - dopo avermi accennato ad alcune caratteristiche dei campi magnetici sfiorando l'astronomia e altri campi di studio sostanzialmente ostici, ha deviato il discorso su una serie di esperimenti che sono stati condotti lo scorso anno in un'università italiana, su un gruppo di studenti prestatisi come collaboratori volontari, finalizzati a capire in quale misura certi suoni influenzano la psiche interagendo in modo fisico su un soggetto. In sintesi, l'uso di certi precisi suoni produce effetti direttamente sul corpo (su parti di esso) che innescano reazioni piscofisiche più o meno precise. Documentate e messe a confronto nel progredire dei risultati ottenuti, le reazioni sono state classificate e hanno portato a considerazioni finali che il mio conoscente ha definito importanti.
Io ho poi cercato di riportare il discorso sul punto focale dei campi magnetici e lui - sornione - mi ha detto che c'è un sottile e definito collegamento tra i vari ambiti della fisica che riguardano l'essere umano: magnetismo, elettromagnetismo, ecc. E che l'azione delle frequenze sonore sul soggetto umano ha una tale forza e complessità che potrebbe rivelare novità sbalorditive proprio sul rapporto tra suono e campi magnetici.
Non ho azzardato a chiedere lumi più tecnici e mi sono limitato a dirgli: alla luce di ciò, non ti passa la voglia di ascoltare musica?... non temi che un giorno potresti imbatterti casualmente in un suono o una combinazione di suoni che scateni qualcosa di eclatante o spaventoso?
E lui: può anche essere già successo, a me come ad altri... il problema è non essersi accorti qual'è stata la causa di qualche cambiamento o fenomeno particolare... chi ci dice che certi suoni non siano stati alla base di azioni criminali, o di suicidi, o di cambiamenti della personalità?...
Il cartiglio misterioso
Già qualche giorno fa avevo pubblicato un'immagine di un cartiglio che non sono riuscito ad identificare come cosa almeno parzialmente nota. Nulla di nulla. C'è questa fotografia e basta. Nessuno sembra saperne alcunchè.
Il mondo è pieno di documenti indecifrabili, spesso anche fasulli; ma che pur nella loro falsità celano comunque una traccia, perchè non si inventa mai completamente da zero.
Alfabeti presunti, segni criptati, schizzi e annotazioni: mi rovello attorno alle cose quando mi ispirano un fascino ancestrale e mi inquietano. Non mi perito di iniziare un'elaborazione per mio conto: sarebbe un labirinto senza uscita. Attendo che prima qualcuno condivida con me la curiosità o meglio ancora che qualcuno abbia conoscenza - anche minima - di questa vecchia carta. In ogni caso sento che nasconde qualcosa di molto interessante.
Il mondo è pieno di documenti indecifrabili, spesso anche fasulli; ma che pur nella loro falsità celano comunque una traccia, perchè non si inventa mai completamente da zero.
Alfabeti presunti, segni criptati, schizzi e annotazioni: mi rovello attorno alle cose quando mi ispirano un fascino ancestrale e mi inquietano. Non mi perito di iniziare un'elaborazione per mio conto: sarebbe un labirinto senza uscita. Attendo che prima qualcuno condivida con me la curiosità o meglio ancora che qualcuno abbia conoscenza - anche minima - di questa vecchia carta. In ogni caso sento che nasconde qualcosa di molto interessante.
venerdì 6 maggio 2011
Il Calice di Lupeni
Diversi anni sono passati da quando qualcuno mi parlò del Calice di Lupeni.
Lupeni è una località della Romania dell'area transilvana, che fu a lungo rinomata per i giacimenti minerari di carbone e, tra l'altro, per uno dei più lunghi scioperi che la Storia del Paese ricordi (nel 1929).
Proprio in relazione alla tradizione mineraria, questo fantomatico Calice sembra fosse stato forgiato con un particolare tipo di vetro e decorato con arabeschi fatti di stagno, grazie alle conoscenze specifiche di qualcuno che conosceva bene le arti del fuoco e dei minerali.
Questo dettaglio su come il Calice fosse stato generato hanno sempre avuto un suono fantasioso al mio orecchio; tanto che l'ho sempre ritenuto un condimento postumo della questione. Tuttavia potrebbe essere proprio grazie a qualcosa che un gruppo di minatori aveva scoperto nelle profondità della terra che questo manufatto fu costruito.
La prima cosa intrigante a proposito del Calice è che fosse stato disegnato secondo le forme di un oggetto appartenuto al voivoda Vlad III di Valacchia, ovvero Vlad Tepes l'Impalatore, ovvero colui che proprio in quelle terre divenne leggendario come strenuo difensore del suo popolo contro le invasioni straniere (ottomane in primis) e inevitabilmente come feroce sadico capace dei più efferati gesti.
Aldilà di tutte le leggende sanguinarie che si sono macinate sul voivoda draculesco, una certa fascinazione esoterica quella zona geografica l'ha sempre avuta. Chi è stato in Transilvania se ne sarà reso conto. Il misterioso Calice di Lupeni sembra risalire all'inizio del secolo XX: un pezzo che farebbe gola a qualsiasi antiquario o museo, benchè non risulti ufficialmente catalogato da nessuno e credo non ne esistano immagini attendibili. Le descrizioni sommarie parlano di un vaso dell'altezza di circa 25 centimetri, con la base circolare del diametro di circa 4, ma il corpo leggermente sfacettato; per cui la bocca diventa esagonale con il bordo arrotondato e svasato. Il colore del vetro ha riflessi verdastri, simili all'acqua di certi laghi di montagna. Il corpo è completamente arabescato con decori grigio piombo a volute.
Dove si trovi, chi lo conservi, quale valore abbia è impossibile dirlo. Quello che invece è possibile dire riguarda il presunto potere che il Calice avrebbe, un potere di tipo alchemico determinato da una sorta di magnete con caratteristiche particolari in grado di indurre modificazioni nelle sostanze o negli oggetti posti dentro. Questo magnete sarebbe nascosto nella base del calice, fuso direttamente nel vetro.
Le indagini, per quanto ardue, continuano. Come sempre chi ha informazioni è invitato a condividerle, se vuole.
Qui sotto uno schizzo sommario di come potrebbe essere il calice (che non avendo il gambo in realtà non è un calice, ma piuttosto un bicchiere o un piccolo vaso).
Lupeni è una località della Romania dell'area transilvana, che fu a lungo rinomata per i giacimenti minerari di carbone e, tra l'altro, per uno dei più lunghi scioperi che la Storia del Paese ricordi (nel 1929).
Proprio in relazione alla tradizione mineraria, questo fantomatico Calice sembra fosse stato forgiato con un particolare tipo di vetro e decorato con arabeschi fatti di stagno, grazie alle conoscenze specifiche di qualcuno che conosceva bene le arti del fuoco e dei minerali.
Questo dettaglio su come il Calice fosse stato generato hanno sempre avuto un suono fantasioso al mio orecchio; tanto che l'ho sempre ritenuto un condimento postumo della questione. Tuttavia potrebbe essere proprio grazie a qualcosa che un gruppo di minatori aveva scoperto nelle profondità della terra che questo manufatto fu costruito.
La prima cosa intrigante a proposito del Calice è che fosse stato disegnato secondo le forme di un oggetto appartenuto al voivoda Vlad III di Valacchia, ovvero Vlad Tepes l'Impalatore, ovvero colui che proprio in quelle terre divenne leggendario come strenuo difensore del suo popolo contro le invasioni straniere (ottomane in primis) e inevitabilmente come feroce sadico capace dei più efferati gesti.
Aldilà di tutte le leggende sanguinarie che si sono macinate sul voivoda draculesco, una certa fascinazione esoterica quella zona geografica l'ha sempre avuta. Chi è stato in Transilvania se ne sarà reso conto. Il misterioso Calice di Lupeni sembra risalire all'inizio del secolo XX: un pezzo che farebbe gola a qualsiasi antiquario o museo, benchè non risulti ufficialmente catalogato da nessuno e credo non ne esistano immagini attendibili. Le descrizioni sommarie parlano di un vaso dell'altezza di circa 25 centimetri, con la base circolare del diametro di circa 4, ma il corpo leggermente sfacettato; per cui la bocca diventa esagonale con il bordo arrotondato e svasato. Il colore del vetro ha riflessi verdastri, simili all'acqua di certi laghi di montagna. Il corpo è completamente arabescato con decori grigio piombo a volute.
Dove si trovi, chi lo conservi, quale valore abbia è impossibile dirlo. Quello che invece è possibile dire riguarda il presunto potere che il Calice avrebbe, un potere di tipo alchemico determinato da una sorta di magnete con caratteristiche particolari in grado di indurre modificazioni nelle sostanze o negli oggetti posti dentro. Questo magnete sarebbe nascosto nella base del calice, fuso direttamente nel vetro.
Le indagini, per quanto ardue, continuano. Come sempre chi ha informazioni è invitato a condividerle, se vuole.
Qui sotto uno schizzo sommario di come potrebbe essere il calice (che non avendo il gambo in realtà non è un calice, ma piuttosto un bicchiere o un piccolo vaso).
giovedì 5 maggio 2011
La Confraternita (tracce quasi inesistenti)
Torno a focalizzare il mantello oscuro che avvolge l'Ordine degli Estinti e la sua storia.
Si diceva che inizialmente l'Ordine fosse denominato Confraternita, che ha una valenza ancora più ecclesiastica o quantomeno religiosa, benchè non potendo collocare esattamente la nascita di questo gruppo riesce difficile capire con quale intenzione e in quale contesto la denominazione fu scelta.
Certamente il concetto di fraternità in senso massonico e gerarchico giustifica il successivo cambio a Ordine, determinando la volontà di indicare una struttura gerarchica per l'appunto. E non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di un gruppo così sotterraneo.
Continuo a spulciare la rete a caccia di frammenti da isolare per costruire un quadro d'insieme più definito e non ripetitivo. In lingua italiana si trova poco, in lingue straniere men chemeno.... e tra l'altro a parte gli idiomi europei più abbordabili (inglese, spagnolo, francese, tedesco), mi riuscirebbe difficile individuare qualcosa di interessante se fosse scritto in ungro-finnico o addirittura in giapponese!
Si diceva che inizialmente l'Ordine fosse denominato Confraternita, che ha una valenza ancora più ecclesiastica o quantomeno religiosa, benchè non potendo collocare esattamente la nascita di questo gruppo riesce difficile capire con quale intenzione e in quale contesto la denominazione fu scelta.
Certamente il concetto di fraternità in senso massonico e gerarchico giustifica il successivo cambio a Ordine, determinando la volontà di indicare una struttura gerarchica per l'appunto. E non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di un gruppo così sotterraneo.
Continuo a spulciare la rete a caccia di frammenti da isolare per costruire un quadro d'insieme più definito e non ripetitivo. In lingua italiana si trova poco, in lingue straniere men chemeno.... e tra l'altro a parte gli idiomi europei più abbordabili (inglese, spagnolo, francese, tedesco), mi riuscirebbe difficile individuare qualcosa di interessante se fosse scritto in ungro-finnico o addirittura in giapponese!
martedì 3 maggio 2011
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